AAA frequentatori responsabili della montagna cercansi
Il turismo cafone minaccia le terre alte? Parrebbe di sì, e il peggio deve ancora venire, stando a quanto emerso dal convegno CAI organizzato a Longarone il 24 novembre scorso
Montagna sempre più frequentata da “cafoni”?
Parrebbe di sì, stando a quanto emerso dal convegno organizzato lo scorso 24 novembre a Longarone da CAI regionali di Veneto e Friuli con le loro Commissioni Scientifica e TAM e la partecipazione di 35 sezioni locali. Riprendiamo quanto pubblicato da Mountcity.it, accogliendo anche l’appello/provocazione finale al Club Alpino Italiano: «Nel 2017
nel mondo ci sono stati 1 miliardo e 300 milioni di turisti e viaggiatori.
Le stime degli economisti del settore prevedono che tale mobilità nell’ormai vicino 2030 salirà a 1 miliardo e 900 milioni.
Indubbiamente, una parte di questa massa si riverserà anche nelle nostre montagne.
Quali strumenti vanno predisposti perché il turismo diventi un po’ più rispettoso dell’ambiente, un po’ meno cafone e incontinente? Qualcuno ha una ricetta e può illustrarcela? Il CAI, se c’è, può gentilmente battere un colpo visto che,
come ha dimostrato a Longarone, il problema lo tocca molto da vicino?»