Flora # Biodiversità e bellezza

Alpi Marittime

In un Paese come l’Italia che supera come numero di specie la flora di qualsiasi altra nazione europea, la provincia di Cuneo costituisce uno dei territori più ricchi di biodiversità vegetale.

 

Il contributo più incisivo a questo grande patrimonio floristico è garantito dalle Alpi Marittime: se si considera l’intero arco alpino, solo le Giulie, poste all’estremo opposto, possono reggere il confronto.

Il nostro settore in particolare è stato definito “centro principale d’endemismo” grazie alla presenza di numerose specie vegetali che crescono esclusivamente in quest’area.

Le ragioni di questa strabiliante molteplicità sono numerose.

Innanzitutto l’estrema propaggine sud-occidentale delle Alpi ha rappresentato un punto d’incontro per le specie più disparate e spiega l’attuale contiguità tra essenze alpine, subalpine, appenniniche, mediterranee e medioeuropee.

Un ruolo fondamentale a favore della biodiversità è stato poi ricoperto dalla collocazione geografica delle Alpi Marittime, in posizione periferica nei confronti delle glaciazioni del Quaternario, che altrove hanno avuto l’effetto di cancellare ogni traccia degli avvenimenti precedenti. Durante le glaciazioni, invece, le cime di queste montagne così prossime al mare sono rimaste sgombre dai ghiacci, trasformandosi in provvidenziali rifugi per un gran numero di vegetali di cui oggi altrimenti non rimarrebbe traccia.

In questa funzione di “luogo di accantonamento” un importante ruolo è stato giocato dall’abbondanza di ambienti apparentemente ostili, come le rupi ed i detriti che, in qualità di agenti molto selettivi, hanno offerto un terreno adatto a specie che in un contesto più ”normale” sarebbero state sopraffatte da vegetali più aggressivi.

A tutto ciò va ancora aggiunto l’effetto prodotto dalla compresenza, talvolta nello spazio di poche centinaia di metri, di substrati calcicoli e silicicoli, capaci di garantire condizioni favorevoli all’affermazione delle specie botaniche inscindibilmente legate all’uno o all’altro tipo di substrato.
Infine buon gioco l’ha avuto la morfologia tormentata del territorio: l’alternanza continua di creste, valli, vallette, dirupi, ha infatti dato origine a un’infinità di microclimi, sotto la cui influenza le diverse specie hanno potuto affermarsi e diffondersi.

Fonte parcoalpimarittime.it

 

Foto Enrica Raviola

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy. Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante "Accetta". Se premi il pulsante "Rifiuta" continui senza accettare.