Guida per districarsi nel caos delle disposizioni emergenziali regionali
Il Comitato paritetico CAI-MiBACT ha realizzato una sintesi (aggiornata al 9 maggio) delle ordinanze finora emesse dai governatori in tema di attività motoria
Il DPCM del 26 aprile 2020, dopo aver vietato lo svolgimento di attività ludica o ricreativa, consente di svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
Dalla formulazione del testo non appare chiaro se l’attività escursionistica e alpinistica debba essere considerata attività ludica o ricreativa oppure attività sportiva o motoria e quindi definire l’ambito di applicazione.
Nel frattempo sono intervenute diverse ordinanze dei presidenti di Regione o Provincia Autonoma, che hanno formulato delle interpretazioni attuative del DPCM per il territorio di propria competenza per il periodo considerato.
Alla domanda che si sono posti molti frequentatori della montagna se fosse possibile effettuare escursioni o scalate, o quanto meno passeggiare lungo un sentiero di montagna, i legislatori regionali non sempre hanno fornito le giuste risposte.
Ad esempio, la Regione Sardegna ha limitato l’attività motoria a livello di territorio comunale. Lazio, Liguria ed Emilia Romagna a livello provinciale, come ovviamente le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Infine, le Regioni Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto hanno richiamato l’applicazione nell’ambito del territorio regionale nella disposizione stessa.
In Piemonte la materia al momento non risulta definita in modo specifico, quindi ci si attiene ai chiarimenti prodotti il 4 maggio a margine del DPCM.
Per avere maggiore chiarezza sul tema, abbiamo chiesto a Gian Paolo Boscariol, componente del Comitato paritetico CAI – MiBACT un’analisi comparativa delle disposizioni regionali “emergenziali” in tema di attività motoria.
Il documento (qui il testo) è aggiornato alle ore 24 del 9 maggio 2020.
Ricordiamo inoltre che occorre informarsi presso i singoli Comuni entro cui rientra il territorio meta di eventuali gite circa particolari ordinanze emesse in materia; ordinanze che, tra dichiarazioni e smentite, in questi giorni localmente hanno cominciato a proliferare.
Fonte cai.it