La mancanza di personale non colpisce solo i rifugi italiani
Neige et Merveilles, struttura ricettiva a monte di Casterino, base per escursioni nella Valle delle Meraviglie, comunica la chiusura anticipata al 15 settembre
In questi giorni di fine agosto, notizia abbastanza inusuale, fioccano gli appelli diramati da rifugi e strutture in quota nostrani destinati alla ricerca di personale da impiegare nel mese di settembre. O anche più in là…
Qualche “lavorante”, sfinito dai ritmi dell’alta stagione, avrà gettato la spugna, qualcuno dovrà tornare ai propri studi, qualcuno avrà trovato un’occupazione (con una retribuzione più adeguata) altrove.
I buoni motivi per mollare sicuramente non mancano. Così come la “passione per la montagna” e la “spiccata predisposizione al lavoro in team”, requisiti primari richiesti in ogni annuncio di reclutamento, non sono sufficienti a garantire una “fedeltà alla causa” che le condizioni contrattuali spesso non rispettate da parte dei “datori” fanno traballare con una frequenza che fa stupire che stupisca.
Stupisce invece, magari ingenuamente, che la stessa cosa accada anche Oltralpe, e niente popodimeno che in terra di Francia, nella Valle delle Meraviglie.
Dove forse per lo meno la paga è migliore. O dove forse, invece, anche lì “ogni mondo è paese”… A riprova del fatto che un intero sistema, per ragioni che qui è superfluo elencare, con buona pace dei briatori di turno e suoi consanguinei, è saltato.
Insomma, lo “scoop” è che il gȋte Neige et Merveilles, struttura da 120 posti letto situata in Valle Roya, a monte di Casterino, “nel cuore della Valle delle Meraviglie”, a 1500 metri di quota, nelle immediate vicinanze del Parco del Mercantour, capace di accogliere gruppi, famiglie e singoli escursionisti – e tra l’altro punto di appoggio per visite alla miniera d’argento di Vallauria (la quale, grazie ad alcuni volontari, rimarrà comunque aperta al pubblico fino a fine settembre), ed escursioni alle celeberrime incisioni rupestri del Monte Bego – ha annunciato di essere obbligata a chiudere con un mese di anticipo rispetto al consueto proprio per penuria di “manovalanza”, per altro lamentata fin dallo scorso mese di aprile.
Per di più, come scrive nice matin, non mancano solo addetti alla ristorazione e al servizio in sala e alle camere, ma anche figure preposte all’animazione, alle attività culturali e alle visite guidate che assicurino agli ospiti la migliore esperienza possibile.
Escursionisti e trekker con progetti “meravigliosi”, regolatevi quindi di conseguenza: in attesa di «elaborare una strategia volta a creare un’equipe in grado di soddisfare le aspettative della clientela», l’associazione che gestisce la struttura non ne prevede la riapertura prima del 15 maggio 2024.
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Foto neige-merveilles.com