La scienza nello zaino
Tre giornate tra mostre, laboratori e incontri per scoprire la scienza e la cultura della montagna
Sarà una fortezza tutta da esplorare quella di Savona che dal 6 all’8 novembre ospiterà La scienza nello zaino, tre giornate tra mostre, laboratori e incontri per scoprire la scienza e la cultura della montagna. Con un planetario per imparare a riconoscere le stelle, la visita ai sotterranei con la guida degli speleologi, giochi per scoprire la scienza e tante altre iniziative per un evento che non mancherà di divertire e di sorprendere.
Un’offerta di proposte per ogni età: questa è la ricetta della Scienza nello zaino, Tra gli eventi proposti il concerto dell’Università di Milano, che chiuderà la giornata di sabato.
Sabato pomeriggio alcuni esperti, tra cui il professor Luigi Boitani, terranno un incontro di divulgazione scientifica sul ritorno del lupo in Italia. E non solo: il Parco delle Alpi Marittime porterà nella fortezza un laboratorio per i bambini dedicato a questo grande predatore.
La domenica si prosegue con un’altra giornata densa di appuntamenti, incontri con gli autori e assaggi letterari: un’occasione per gustare le delizie tipiche degli alpeggi insieme con la lettura di un buon libro.
E non mancheranno le sorprese scientifiche: il Parco del Beigua e l’Università di Genovaporteranno le testimonianze di un antico mare oggi scomparso, che si estendeva nell’entroterra savonese e nel quale viveva una fauna tropicale. E ancora laboratori sulle rocce del Beigua e sulle incisioni rupestri per vivere una giornata da archeologi in collaborazione con i musei archeologici di Finale e di Savona.
Con La scienza nello zaino le sezioni del CAI vogliono far uscire la cultura dalle loro biblioteche per esporla, in maniera affascinante e accattivante, in una cornice di festa della scienza. E così che nasce la mostra Uomini, scienziati, alpinisti dedicata ai grandi uomini che hanno fatto la storia del Club Alpino Italiano, ma anche la storia d’Italia, e si scoprirà come si viveva, come si studiava e come si andava in montagna nell’epoca in cui visse la regina Margherita di Savoia. Grazie a cimeli storici e libri antichi ci si accorgerà di come internet, GPS e cartine plastificate facciano davvero parte della storia recente.
Mettere al primo posto la cultura è un dovere che il Club Alpino sente in virtù della propria ragione costitutiva e del binomio scienza e alpinismo che caratterizzava l’azione del suo fondatore Quintino Sella e i padri del sodalizio.
La ragione per la quale la conoscenza e la tutela della montagna sono tra gli scopi del CAI diventa ovvia guardando che cosa La scienza nello zaino vuole lasciare ai suoi visitatori: una maggiore consapevolezza del valore culturale del proprio territorio, che si traduce in una maggiore tutela per conservare e valorizzare paesaggi spesso unici e molto fragili.
La cultura è anche solidarietà: per questo motivo, nell’ambito della manifestazione, ci saranno eventi dedicati al Nepal e al tragico evento calamitoso che l’ha segnato, finalizzati a raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione del paese.
La scienza nello zaino nasce da un’idea del Comitato Scientifico LPV del Club Alpino Italiano, in collaborazione con il Gruppo Astrofili Savonesi, il coordinamento CAI delle sezioni savonesi e il Comune di Savona, il supporto dell’Università di Genova e di tanti enti, associazioni naturalistiche, parchi, sezioni del CAI e gruppi regionali di Piemonte e Liguria che hanno voluto contribuire alla realizzazione di questo evento.
La manifestazione è il risultato dell’impegno profuso dalle componenti del Club Alpino che si sono riunite intorno a progetti comuni, dimostrando come il sodalizio, pur declinando le sue diversità, sia capace di una grande sinergia. Sicuramente questa è la strada verso il futuro, perché è l’unica che può raccogliere la sfida di far crescere e accogliere le nuove generazioni nel CAI.
Michele Pregliasco