Nicola Duberti presenta L’innocenza del lupo nell’ex Caserma Musso di Saluzzo
L’autore inaugura, venerdì 14 aprile alle ore 21, la nuova edizione della rassegna Montagne di Sera
Anche questa primavera il nuovo ciclo di Montagne di Sera, organizzato dal Club Alpino Italiano Sezione “Monviso” Saluzzo e con il patrocinio di Comune di Saluzzo, Comune di Manta e con la collaborazione del CAI Barge, Fai Castello della Manta e Parco del Monviso.
Saranno ospiti dell’edizione primaverile del 2023 giornalisti, scrittori, geografi, guide alpine e le serate si terranno tra Saluzzo, Manta e Barge.
Di seguito il programma del ciclo primaverile.
– Venerdì 14/04/2023. Saluzzo, ore 21, ex Caserma Mario Musso, Nicola Duberti, L’innocenza del lupo
– Giovedì 04/05/2023. Barge, ore 21, Biblioteca Civica, Alberto Re, Orizzonte Montagna: una vita da guida alpina
– Venerdì 12/05/2023. Saluzzo, ore 21, ex Caserma Mario Musso, Marco Albino Ferrari, Assalto alle Alpi
– Venerdì 26/05/2023. Manta, ore 21, Castello della Manta. Franco Michieli, Per ritrovarti devi prima perderti
L’innocenza del lupo
Un giallo apparente, un “lupo” innocente (ma non per colpa sua); queste le paradossali premesse dell’ultima fatica editoriale di Nicola Duberti (poeta dialettale, linguista, docente universitario e nelle scuole medie, ma che prima di ciò ha svolto i mestieri più disparati). Un intreccio avvincente ed incalzante, ambientato nell’immaginaria, ma riconoscibilissima, Valle Stermasca, tra Piemonte e Liguria, popolata da una gruppo di personaggi bizzarri ed indimenticabili (carabinieri affettuosi, spazzini africani, adolescenti insopportabili, zii piagnucolanti, vecchie vegetariane tabagiste e canidi di varia specie).
Un orrendo delitto è stato commesso in questi luoghi, ma non è solo per scoprire chi sia il colpevole (apparente) di questa vicenda che meriti leggere questo libro (possibilmente ad alta voce, come consiglierebbe l’editore), ma anche per trovare magistralmente descritto e rievocato un mondo sospeso tra modernità e Medioevo, tra sovranismo valligiano e voglia di scoprire il mondo, simile ed al contempo unico come tutti gli arcani ed arcaici borghi di montagna incastonati nelle Alpi.
È una torrida estate in Alta Valle Stermasca, nell’entroterra savonese. Un ragazzo genovese in vacanza è scomparso misteriosamente da alcuni giorni, ma gli abitanti di Stermato continuano a condurre la loro vita come sempre.
Finché un mattino il ragazzo scomparso viene ritrovato morto. Barbaramente assassinato, comedicono i giornali. E inizia la caccia al colpevole, sotto gli occhi dell’intera nazione.
Una vera e propria danza di sospetti e segreti, un intreccio di relazioni nascoste, di verità sbagliate, di apparenze che ingannano, tra carabinieri affettuosi e spazzini africani, adolescenti insopportabili e zii piagnucolanti, vecchie vegetariane tabagiste e canidi di varia specie, in una cornice ineguagliabile qual è quella di Stermato, straordinario paese di montagna sospeso fra Liguria e Piemonte, fra Medioevo e modernità, fra sovranismo valligiano e conquista del mondo.
Una girandola di colpi di scena improvvisi, di insospettati ribaltamenti e di ricette tradizionali, con una sola fondamentale certezza: che il lupo è innocente, ma non per colpa sua.
Nicola Duberti (Mondovì, 1969).
Ha fatto lo sguattero di cucina, il bibliotecario, il contabile, il cantoniere e il postino, infine – dopo cinque anni nelle patrie galere (come impiegato…) – l’insegnante di lettere alle scuole medie inferiori. Scrive versi in lingua piemontese, sulla quale tiene un corso all’università di Torino, e si dedica a studi di dialettologia.