Quando il rifugio non ti dà rifugio…
In una lettera di alcuni insegnanti braiesi in gita con gli alunni in Valle Varaita, la denuncia di uno spiacevole episodio di ospitalità negata
Martedì 29 settembre 2015 due classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo S. Taricco di Cherasco, in tutto poco più di una quarantina di alunni, si sono recate in alta Val Varaita accompagnate da tre insegnanti e da tre volontari del CAI di Bra per effettuare un’escursione.
L’attività si inserisce in un più ampio progetto organizzato insieme alla sezione CAI di Bra con l’obiettivo di ricordare i dieci anni passati dalla costruzione del bivacco intitolato a Elio Bonfante e avvicinare i giovani alla montagna e alla conoscenza dell’ambiente alpino.
Fin dal mattino il tempo si è rivelato poco clemente e al nostro arrivo in pullman a Bellino ha iniziato a nevicare. Ci siamo incamminati verso Pian Traversagn e dopo un paio d’ore ci siamo fermati per il pranzo al sacco. Poiché la temperatura era piuttosto bassa e la nevicata si stava intensificando, abbiamo fatto ritorno verso Bellino e una volta giunti alla borgata abbiamo pensato di concederci una sosta al Rifugio Melezé, per permettere ai ragazzi di riposarsi e riscaldarsi.
All’interno del locale erano già presenti alcuni avventori intenti a pranzare; non c’erano altri clienti, e nemmeno all’esterno si vedevano turisti.
Appena i ragazzi si sono sistemati, cercando di creare il minor disturbo possibile, il gestore del locale piuttosto indispettito ha convocato l’insegnante responsabile del progetto e gli ha detto che non era possibile fermarsi al rifugio senza effettuare consumazioni, che il posto tavolo comunque costava tre euro a persona e che prima di entrare avremmo dovuto avvisarlo e chiedergli il permesso.
A questo punto abbiamo fatto uscire i ragazzi dal rifugio, siamo ripartiti con il pullman e abbiamo poi fatto sosta più a valle.
Far conoscere ai giovani la montagna significa anche trasmettere loro alcuni valori, sicuramente l’accoglienza, la solidarietà e la condivisione dovrebbero essere fra questi.
Ci dispiace molto che il gestore di un servizio importante come un rifugio non ci abbia per nulla aiutato nel nostro sforzo. Sottolineiamo inoltre che anche da un punto di vista puramente economico, il gestore non si è dimostrato molto avveduto perché sicuramente i ragazzi di lì a qualche minuto avrebbero iniziato a consumare garantendo un incasso inaspettato in una giornata così poco clemente.
Gli insegnanti