Sguardi incrociati sulla montagna
Il ciclo di incontri inizia a Savona venerdì 21 ottobre con una serata dedicata all'alpinista partigiano Willy Jervis
La Sezione di Savona del CAI, in collaborazione con Università di Genova, Associazione Culturale Aiolfi e AUSER Savona, organizza, per il periodo ottobre 2022-gennaio 2023 un ciclo di incontri nei quali la protagonista sarà la montagna.
L’iniziativa prevede una serie di conferenze che hanno lo scopo di ampliare lo sguardo sulla montagna per scoprirne un “vissuto” che va al di là delle attività praticate con più frequenza: escursionismo, scialpinismo, arrampicata, cicloescursionismo e scoperta dell’ambiente ipogeo.
Studiosi, scrittori e giornalisti affronteranno argomenti di grande attualità, seguendo un format che prevede una sorta di dialogo intorno a un tema il cui fil rouge è tracciato dal contenuto di un libro. Quest’utimo costituisce quindi una sorta di pre-testo per un confronto aperto e costruttivo che intende indagare il fenomeno oggetto di analisi e presentarne al pubblico diverse declinazioni.
Il primo incontro affronta la montagna come scenario della lotta partigiana partendo dalla storia dell’alpinista Willy Jervis e del suo impegno e sacrificio nel combattere il nazifascismo.
Questa la nota biografica su Jervis riportata dal sito sentieripartigianivalpellice.it
Guglielmo Jervis detto Willy viene catturato dalle SS italiane al ponte di Bibiana l’11 marzo 1944 mentre tornava in motocicletta alla sua casa di Torre Pellice dalla Val Germanasca, dopo un incontro con i comandanti partigiani Malan e Favout. Gli trovano addosso un tubo esplosivo ricevuto dalla miniera di talco della Gianna e importanti documenti. Viene torturato alla caserma degli Airali a Luserna e poi consegnato alla Gestapo, alle carceri Nuove di Torino. Tutti i tentativi di farlo liberare risultano vani; il 27 luglio il maresciallo tedesco Albrecht firma la relazione finale che lo condanna a morte.
Willy Jervis ha 43 anni, è nato a Napoli, è ingegnere alla Olivetti di Ivrea, esperto alpinista, valdese molto attivo e, soprattutto, una “mente” della formazione partigiana Giustizia e Libertà. Tra l’altro tiene i contatti con gli inglesi, in Svizzera, per i lanci di armi e rifornimenti ai gruppi partigiani. Il 4 agosto, cinque mesi dopo la sua cattura, durante un massiccio rastrellamento delle Valli, viene inviato insieme ad altri quattro partigiani dalle Nuove alla caserma di Torre Pellice. Il 5 agosto, verso sera, viene portato sulla piazza di Villar Pellice dove viene trucidato.
I volumi che faranno da traccia alla serata sono Willy Jervis (1901-1944). Una vita per la libertà, di Lorenzo Tibaldo (Claudiana 2014) e Un filo tenace. Lettere e memorie (1944-1969).Willy Jervis, Lucilla Jervis Rochat, Giorgio Agosti, a cura di Luciano Boccalatte(Bollati Boringhieri 2008).
Lo scenario della montagna, nel successivo intervento (28 ottobre), sarà quello dei migranti che affrontano sentieri impervi per sfuggire a situazioni di povertà, guerra e discriminazione politica.
Si tratterà quindi (11 novembre) il tema dell’attaccamento alla montagna come scelta di vita, mettendo a confronto esperienze di generazioni diverse.
Infine (27 gennaio), lo sguardo partirà dal paesaggio per indicare a tutto campo la situazione delle nostre montagne e le emergenze più significative.
Tutti gli incontri si terranno il venerdì alle ore 21, secondo il calendario indicato nel programma, nella Sala Rossa del Comune di Savona.
È richiesto l’uso delle protezioni anti Covid.
Donatella Ferrari
Presidente CAI Savona