Vandalizzato il Bivacco Rousset, in Valle Grana
Come scrive La Stampa, ignoti hanno dato fuoco a una panchina all’esterno, divelto la tapparella di una finestra e all’interno (dove sono stati ritrovati rami e fieno) hanno organizzato una sorta di tiro al bersaglio con un coltello su una porta di legno
Al Bivacco Rousset non capiti per caso. Situato a quasi 1900 metri di quota, sul versante “opaco” della Valle Grana, e raggiungibile, da Frise, su un sentiero spesso infestato dalla vegetazione, lo puoi scegliere come meta di un’escursione in giornata o come base di appoggio se stai percorrendo la Curnis Alta a tappe. Ma difficilmente ci passi davanti perché ti trovi da quelle parti. Dunque il recente episodio che lo ha visto oggetto di atti di vandalismo lascia doppiamente perplessi, come se – esclusa, forse, la sbronza di un gruppo di amici di merende degenerata in atti inconsulti – qualcuno fosse salito lassù con l’intenzione di fare danni. Perché?
Per il puro, malsano, “piacere” di distruggere qualcosa che è di tutti?
«Ignoti hanno dato fuoco a una panchina all’esterno, divelto la tapparella di una finestra e all’interno (dove sono stati ritrovati rami e fieno) hanno organizzato una sorta di tiro al bersaglio con un coltello su una porta di legno», scrive La Stampa Cuneo.
Il Bivacco Rousset, di proprietà del Comune di Monterosso Grana, è dedicato a Matteo Durbano, detto Rousset, cercatore d’oro che lavorò per diverso tempo tra la Rocca Prego Piccola e quella Grossa, le due cime che sovrastano, a breve distanza, la piccola struttura metallica.
Il bivacco, raggiungibile a piedi in circa 90 minuti a partire dalla frazione Frise oppure in alternativa dalla frazione Santa Lucia di Coumbouscuro, è ubicato a quota 1896 metri; aperto tutto l’anno, dispone di sei posti letto, con materassi e coperte.
Puntualmente oggetto di lavori di manutenzione (gli ultimi realizzati la scorsa primavera da parte dei volontari Marco Migliore e Bruno Cinquini), si trova in posizione strategica rispetto all’itinerario della Curnis Auta, essendo collocato poco sotto lo spartiacque tra le valli Grana e Stura e a metà strada tra le strutture ricettive esistenti e attive lungo l’itinerario, Paraloup a Rittana e il posto tappa GTA a Castelmagno presso il Santuario di San Magno..